Il gioco libero nei bambini: perché è fondamentale per il loro sviluppo sano

Esplora perché la suddivisione dei bambini per abilità motorie può ostacolare la loro crescita e motivazione.

Immagina un gruppo di bambini che corre e gioca, ridendo e condividendo momenti di pura gioia. È in quei momenti che si forgiano legami, si scoprono passioni e si costruisce la base per un futuro sano e felice. Tuttavia, in un mondo dove la competizione sembra essere la norma, ci si chiede: è davvero utile dividere i bambini in fasce per abilità motorie a soli otto anni? La risposta, secondo molti esperti, è un chiaro no. Jean Côté, un’autorità nel campo della psicologia dello sport, ha messo in luce come questa pratica possa avere conseguenze negative sullo sviluppo dei più giovani.

Contrasto con il modello di sviluppo positivo

Il Modello di Sviluppo Positivo attraverso lo Sport (PYD) ci insegna che la partecipazione dovrebbe essere incentrata sul divertimento e sull’inclusione, specialmente nelle prime fasi della crescita. Côté afferma che durante gli anni di campionamento (dai 6 ai 12 anni), i bambini dovrebbero essere incoraggiati a praticare vari sport, senza l’ansia da prestazione che può derivare da una selezione basata sulle abilità. Questo approccio non solo promuove il gioco libero, ma anche un ambiente dove ogni bambino può esplorare le proprie capacità senza pressioni esterne.

Rischio di esclusione e perdita di motivazione

Quando i bambini vengono divisi in base alle loro abilità, si corre il rischio di escludere quelli che potrebbero non eccellere subito, ma che potrebbero sviluppare il loro potenziale nel tempo. Questo clima competitivo, secondo Côté, può portare all’abbandono dello sport, mentre un ambiente che favorisce il divertimento e la partecipazione stimola la motivazione e la continua pratica. Perché, alla fine, ciò che conta è la gioia di partecipare, non il numero di gol segnati o le medaglie vinte.

Sottovalutazione delle traiettorie di sviluppo individuali

Ogni bambino è unico e il suo percorso di crescita è influenzato da innumerevoli fattori, come il supporto familiare e le opportunità di gioco. Côté sottolinea che le abilità motorie a otto anni possono variare enormemente, e che l’abilità mostrata in giovane età non è un indicatore affidabile del successo futuro nello sport. Selezionare i bambini in base a criteri di abilità a un’età così precoce può limitare le loro opportunità di apprendimento e crescita. È fondamentale riconoscere che ogni bambino ha il proprio ritmo di sviluppo.

Promuovere un ambiente di gioco inclusivo

La vera essenza dello sport giovanile dovrebbe essere quella di promuovere un ambiente dove il gioco è il focus principale. Un contesto in cui i bambini possono divertirsi, esplorare e cimentarsi in nuove attività senza la paura di essere giudicati. Questo approccio non solo favorisce lo sviluppo delle abilità motorie, ma contribuisce anche a costruire una solida autostima e una passione duratura per lo sport.

Incoraggiare la scoperta e la varietà

Incoraggiare i bambini a sperimentare diversi sport li aiuta a scoprire ciò che amano davvero. Questo non solo arricchisce la loro esperienza sportiva, ma li aiuta anche a sviluppare competenze trasversali che saranno utili nella vita. Lasciare che le abilità si sviluppino naturalmente in un ambiente di supporto e motivazione è la chiave per un futuro sportivo sano e gratificante.

In definitiva, è chiaro che dividere i bambini per livelli di abilità nel calcio e in altri sport può essere controproducente. Dobbiamo abbracciare un approccio che valorizzi il divertimento, l’inclusione e la crescita personale. Solo così possiamo garantire che ogni bambino possa vivere il proprio viaggio sportivo come un’opportunità di crescita e connessione profonda con gli altri.

Scritto da AiAdhubMedia

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