Il valore del contare nella crescita degli adolescenti

Analizziamo come la percezione di contare influisce sulla vita degli adolescenti.

Se c’è una cosa che tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo desiderato è di sentirci importanti. Ma cosa significa davvero “contare” per i giovani? È un concetto che va oltre il semplice riconoscimento; si intreccia con la loro autostima, le relazioni e, in ultima analisi, con il loro benessere psicologico. Recenti ricerche hanno messo in luce quanto sia cruciale per l’adolescente percepire di avere un valore, non solo nella propria comunità, ma anche a scuola, l’ambiente che più di altri può influenzare la loro identità.

Il concetto di mattering

Il termine “mattering” è stato coniato per descrivere questa necessità umana di sentirsi valorizzati e riconosciuti dagli altri. È un bisogno fondamentale che, come dimostrano numerosi studi, si fa sentire in modo particolare durante l’adolescenza. Gli adolescenti, in questo periodo di transizione, sono in cerca della loro identità e il riconoscimento da parte di coetanei e adulti gioca un ruolo cruciale. Ricordo quando, da giovane, attendevo con ansia i complimenti dei miei insegnanti; era come se quel semplice riconoscimento potesse dare un senso alla mia esistenza. E a quanto pare, non ero l’unico a pensarla così.

Il ruolo della scuola nel mattering

La scuola si configura come uno dei luoghi principali in cui gli adolescenti possono sentirsi importanti. È qui che si formano relazioni significative, e dove l’interazione con insegnanti e compagni può determinare il senso di appartenenza. Gli studi indicano che una buona relazione con il docente può migliorare non solo i risultati scolastici, ma anche il benessere emozionale degli studenti. Quando un insegnante riconosce il valore di un allievo, questi si sente più motivato e coinvolto, spesso portando a risultati migliori. Ma cosa accade quando questo riconoscimento manca? Ecco che entra in gioco l’anti-mattering, la percezione di non contare.

Il contrario del mattering: l’anti-mattering

L’anti-mattering rappresenta quel sentimento di invisibilità che molti adolescenti sperimentano. Non sentirsi ascoltati o riconosciuti può portare a un profondo disagio interiore, aumentando il rischio di problemi psicologici come la depressione o il ritiro sociale. Purtroppo, in un periodo storico in cui i social media amplificano l’idea di essere sempre connessi, il paradosso dell’isolamento è più forte che mai. I giovani si sentono spesso ignorati, non solo dalla società, ma anche dai loro genitori e insegnanti. Come può un ragazzo o una ragazza sviluppare un senso di identità se non si sente mai visto o ascoltato?

Le barriere alla partecipazione

Molti giovani esprimono una sensazione di impotenza, come se le loro opinioni non contassero. Questa percezione di inefficacia li porta a non partecipare attivamente alla vita scolastica e sociale. Frasi come: “Non importa quanto ci provo, non cambia mai nulla” evidenziano una frustrazione profonda. In questo contesto, gli adulti hanno un ruolo cruciale da svolgere: devono offrire opportunità concrete di partecipazione, non solo aspettative. Questo è un punto su cui mi sono soffermato molto, anche come genitore: quante volte chiediamo ai nostri figli di impegnarsi senza fornire i mezzi per farlo?

Proposte per un mattering quotidiano

Un aspetto interessante emerso dalle ricerche è la voglia dei giovani di sentirsi parte di qualcosa di più grande, non solo in occasioni eccezionali. Gestire piccoli gesti quotidiani, come il volontariato o semplicemente ascoltare i propri coetanei, può fare la differenza. Le loro parole sono chiare: “Vogliamo essere visti per quello che possiamo dare, non solo per i risultati scolastici.” È una richiesta semplice, ma potente. La scuola può svolgere un ruolo fondamentale nel promuovere questo tipo di partecipazione, incoraggiando l’engagement in attività extracurriculari che rafforzano il legame tra i ragazzi.

Guardare al futuro

Il tema del mattering merita un’attenzione particolare, soprattutto in un’epoca in cui i giovani si trovano a fronteggiare sfide senza precedenti. È fondamentale che adulti, educatori e istituzioni riconoscano l’importanza di far sentire i giovani valorizzati. Le attività extrascolastiche, la creazione di spazi di ascolto e la promozione di relazioni positive possono contribuire a costruire un ambiente in cui ogni adolescente si senta importante. D’altronde, come possiamo aspettarci che i nostri giovani crescano forti e sicuri di sé se non sono mai messi in condizione di contare?

Scritto da AiAdhubMedia

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