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Sabato 15 settembre, durante la manifestazione “Books for peace 2018”, si è celebrato un riconoscimento significativo per la scrittrice e Vice Questore della Polizia di Stato, Nunzia Alessandra Schilirò. La cerimonia si è svolta a Roma, presso la Società del Divino Salvatore, e ha visto la premiazione da parte del Prefetto Francesco Tagliente. Questo evento non è solo un tributo a un’autrice, ma un forte messaggio contro la violenza di genere, un tema quanto mai attuale.
Un libro che fa la differenza
“Soli nella notte dell’anima. Come reagire alle molestie in casa, al lavoro, per strada” non è semplicemente un romanzo; è una guida pratica e ricca di umanità per le vittime di violenza. La Schilirò si rivolge a chi ha subito soprusi, fornendo non solo informazioni legali, ma anche consigli emotivi, essenziali per chi si trova a combattere contro questo drammatico fenomeno. Ricordo quando, parlando con amici, molti di loro non erano a conoscenza della gravità delle molestie quotidiane, una realtà che il libro cerca di mettere in luce.
Parlare per liberarsi
La scrittrice utilizza un linguaggio diretto e coinvolgente, invitando i lettori a riconoscere i segnali di una relazione tossica e a trovare il coraggio di denunciare. Ma non è solo un invito a reagire; è anche un appello a spezzare il silenzio che circonda queste esperienze. La vergogna e il senso di colpa possono essere enormi e, come molti sanno, il primo passo è spesso il più difficile. Schilirò offre strategie pratiche per affrontare situazioni di stalking o molestie, rendendo il suo libro un faro di speranza per chi si sente solo e vulnerabile.
La cultura della denuncia
Un aspetto cruciale del messaggio di Schilirò è la necessità di diffondere una cultura di denuncia e supporto. Non possiamo più girarci dall’altra parte. I reati contro le persone vulnerabili non colpiscono solo le vittime dirette, ma l’intera società. La scrittrice invita a riflettere su come l’educazione e la consapevolezza possano contribuire a ridurre questi crimini. In un mondo dove la violenza sembra essere all’ordine del giorno, è fondamentale insegnare ai giovani a riconoscere e contrastare comportamenti tossici.
Una visione inclusiva
È importante notare che la violenza di genere non colpisce solo le donne. Schilirò sottolinea che anche gli uomini possono essere vittime di abusi. Questa inclusività nel discorso è fondamentale per costruire una società più giusta e consapevole. La sua esperienza alla direzione della sezione reati sessuali della Polizia di Roma le ha dato una visione diretta e profonda di queste problematiche, come dimostra anche il suo impegno nel progetto “Questo non è amore”.
Insegnare l’amore per combattere la violenza
“Soli nella notte dell’anima” non si limita a esporre i crimini, ma offre anche soluzioni. Insegna a coltivare una cultura dell’amore e del rispetto reciproco, contrastando quella della competizione e del dominio. Questo approccio innovativo, pur non essendo nuovo, viene presentato con tale chiarezza da risultare sorprendente e stimolante. Educare all’amore può essere la chiave per un futuro senza violenza, e chi non è d’accordo? È un tema che merita di essere discusso e condiviso.
Un esempio da seguire
Nunzia Alessandra Schilirò non è solo un’autrice, ma un esempio di dedizione e passione per il servizio verso gli altri. La sua carriera è segnata da numerosi riconoscimenti, frutto di un impegno costante nella lotta contro la violenza di genere. E, parlando di impegno, mi viene in mente un episodio: una volta, durante una conferenza, ho visto il suo intervento emozionante che ha toccato il cuore di tutti i presenti. È questo tipo di passione che può realmente cambiare le cose.
Un futuro di speranza
La premiazione di Nunzia Schilirò rappresenta una luce in fondo al tunnel per molti. Ogni voce che si alza contro la violenza è un passo verso un cambiamento significativo. La lotta contro le molestie e la violenza non è solo una battaglia delle donne, ma di tutta la società. Dunque, quale sarà il nostro prossimo passo? È tempo di agire, di unirci e di non permettere che il silenzio continui a prevalere. La strada è lunga, ma, come ci insegna Schilirò, la speranza è sempre a portata di mano.