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La situazione occupazionale in Calabria
In occasione della Festa dei Lavoratori, i dati dell’Osservatorio MPI (Micro e Piccole Imprese) mostrano una realtà occupazionale calabrese in evoluzione. Nel 2024, gli occupati nel settore artigianale raggiungono le 53.301 unità, suddivisi in modo equilibrato tra lavoratori dipendenti e indipendenti. Questo settore rappresenta un vitalità economica importante per la regione, con quasi il 18,7% della forza lavoro complessiva calabrese impiegata nell’artigianato.
Crescita occupazionale e difficoltà nel reperire competenze
Il 2024 inizia con un incremento occupazionale timido ma significativo, con un +0,4% di nuovi posti di lavoro, principalmente tra i dipendenti. Tuttavia, il calo degli indipendenti evidenzia un trend preoccupante di difficoltà nel reperire competenze richieste dal mercato. Infatti, un’analisi dei dati ha mostrato che il 52,9% delle imprese artigiane ha difficoltà nel trovare personale qualificato, una percentuale che supera di 7,7 punti quella media delle PMI.
Giovani e opportunità nelle micro e piccole imprese
Il tessuto delle micro e piccole imprese rappresenta un canale fondamentale per l’occupazione giovanile in Calabria. Nelle imprese con meno di 49 addetti, la percentuale di dipendenti under 30 è del 20,1%, un dato che sale al 22,9% nelle micro imprese con meno di 9 lavoratori. Queste statistiche sottolineano l’importanza delle piccole realtà imprenditoriali nel fornire opportunità lavorative ai giovani.
Profili professionali più richiesti nel 2024
La ricerca di personale qualificato si scontra con un mismatch significativo. I profili più difficili da reperire per le micro e piccole imprese calabresi includono:
- Tecnici programmatori (75,0%)
- Montatori di carpenteria metallica (72,9%)
- Disegnatori industriali (71,4%)
- Falegnami e attrezzisti di macchine per la lavorazione del legno (71,1%)
- Idraulici e posatori di tubazioni (69,0%)
- Pasticcieri e gelatai (65,6%)
- Elettricisti (64,2%)
- Carpentieri nell’edilizia (64,2%)
- Panettieri artigianali (63,9%)
- Autisti di veicoli (63,9%)
Questi dati evidenziano la necessità di un intervento mirato nella formazione professionale per colmare il gap di competenze.
Le sfide della transizione digitale e green
La digitalizzazione e la transizione ecologica stanno imponendo nuove sfide per le micro e piccole imprese calabresi. Per il 2024, si prevede l’ingresso di 13.000 nuovi lavoratori con competenze digitali avanzate, ma ben il 47,7% di questi profili risulta di difficile reperimento. Nello specifico, nel settore artigiano, il tasso di difficoltà sale al 50,8%.
Competenze green e opportunità lavorative
Dal punto di vista ambientale, sono richiesti 49.000 lavoratori con competenze ecologiche, ma oltre 26.000 di queste posizioni non trovano personale adeguato. Nel settore artigiano, si stima che il 56,8% delle figure richieste sarà difficile da reperire. Questa situazione rappresenta un opportunità per implementare programmi di formazione specifici per i giovani.
L’importanza della formazione tecnica e professionale
Il presidente di Confartigianato Calabria, Roberto Matragrano, sottolinea l’urgenza di investire nella formazione tecnica e professionale per affrontare le sfide del mercato del lavoro. “In Calabria il lavoro non manca, ma mancano le competenze,” afferma Matragrano, evidenziando la necessità di un rafforzamento del legame tra istituzioni educative e imprese.
Il 1° maggio rappresenta un momento di riflessione e un’opportunità per rilanciare l’impegno verso un lavoro stabile e qualificato. Le imprese artigiane calabresi, con la loro resilienza, possono diventare un modello virtuoso da sostenere e valorizzare.