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Negli ultimi cinque anni, il progetto Onco Hair ha donato oltre cento protesi tricologiche, portando un impatto significativo nella vita di molte donne. Questo programma non si limita a fornire un dispositivo medico, ma rappresenta un gesto di cura che aiuta a ripristinare l’immagine e la forza interiore delle pazienti. Con oltre seicento donne colpite da tumore ogni anno in provincia di Sondrio, l’iniziativa si propone di rispondere a un bisogno profondo, spesso trascurato: la perdita dei capelli, uno degli effetti collaterali più devastanti della chemioterapia.
Oltre la terapia
La chemioterapia può essere un percorso difficile e traumatizzante, e per quasi la metà delle pazienti, la perdita dei capelli rappresenta il momento più doloroso. Molte donne, infatti, si sentono così colpite da questa esperienza da considerare l’idea di interrompere il trattamento per evitarla. Onco Hair risponde a questo bisogno con protesi CNC di CRLAB, dispositivi medici personalizzati realizzati con capelli umani, che offrono un aspetto naturale e una stabilità senza pari. Queste protesi non solo consentono di vivere la quotidianità senza imbarazzo, ma migliorano anche l’autostima, come dimostrato da uno studio condotto presso l’Istituto Nazionale Tumori di Milano.
La rinascita: uno sguardo al futuro
Eleonora, una giovane donna di ventotto anni, racconta la sua esperienza: “Il giorno in cui ho messo la protesi, sentivo di essere tornata a vivere. Nessuno mi ha mai vista come una malata e questo ha fatto la differenza”. Onco Hair si propone di intervenire prima della caduta dei capelli, proteggendo l’immagine e il benessere psicologico delle pazienti. Il progetto ha l’ambizione di espandere il suo raggio d’azione in tutta Italia, collaborando con fondazioni e operatori sanitari per garantire supporto a un numero sempre maggiore di donne.
Non è un lusso
Secondo Simona Tironi, assessore all’Istruzione e Lavoro della Regione Lombardia, la perdita dei capelli non dovrebbe essere considerata un semplice problema estetico, ma un elemento cruciale che colpisce l’identità e la forza interiore di una donna. Per questo motivo, Regione Lombardia ha avviato un contributo economico per l’acquisto di parrucche e protesi tricologiche, riconoscendo l’importanza di queste risorse nel percorso di cura delle pazienti oncologiche.
Testimonianze
Ida Ramponi, direttore generale di Asst Valtellina e Alto Lario, sottolinea l’importanza del supporto psicologico per le donne in cura. “Siamo felici di partecipare a un’iniziativa così significativa, che offre un aiuto concreto a chi ne ha bisogno”. Claudia Buccellati, presidente dell’Associazione per il Policlinico ETS, conferma l’impatto positivo delle protesi CNC, evidenziando come la salute psicologica delle pazienti influisca notevolmente sul loro percorso di cura.
Onco Hair
Angelo D’Andrea, amministratore delegato di CRLAB, afferma che l’innovazione e la responsabilità sociale devono andare di pari passo. La protesi CNC rappresenta un’eccellenza italiana, ora disponibile in oltre ventotto paesi, e il progetto Onco Hair è un’opportunità per offrire un gesto di cura e dignità a chi sta affrontando la malattia.
Parlano le pazienti
Le testimonianze di donne come Eleonora, Dalila e Silvia raccontano l’importanza di sentirsi belle e forti anche durante la battaglia contro il cancro. Dalila, ad esempio, afferma: “Vedermi bella, senza il segno della malattia, mi dà una grande forza”. Silvia, che affronta la sua seconda battaglia contro il tumore, ricorda il trauma della perdita dei capelli e come la protesi CNC le abbia permesso di vivere con dignità e sicurezza.
I ricordi più dolorosi
Milena, che ha affrontato un tumore aggressivo, ricorda come la protesi le abbia permesso di non sentirsi malata e di affrontare la vita quotidiana con serenità. “Con la protesi non mi sono mai vista ammalata. Ho potuto continuare a lavorare e a vivere senza l’angoscia di essere giudicata”.