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Il 28 ottobre, la Sala Stampa della Camera dei Deputati ospiterà una conferenza dedicata alle carriere femminili nel settore della moda e del lusso. Durante questo incontro, sarà presentata la quinta edizione della ricerca intitolata “Il Barometro Donne e Moda 2025”, curata dall’Ufficio Studi di PwC Italia in collaborazione con Il Foglio della Moda.
L’evento, voluto dall’onorevole Fabio Pietrella, deputato di Fratelli d’Italia e responsabile del Dipartimento Moda del partito, intende mettere in luce il contributo delle donne nel fashion system italiano. La giornata sarà arricchita dalla partecipazione di esperti del settore, tra cui Erika Andreetta, Antonella Centra, Fabiana Giacomotti, Stefania Lazzaroni e Doriana Marini, che offriranno spunti interessanti per stimolare un dibattito costruttivo.
Il contesto attuale della moda e il ruolo femminile
La ricerca presentata mette in evidenza come le donne rivestano un ruolo significativo all’interno della filiera della moda e del lusso. Tuttavia, persistono notevoli lacune riguardanti la loro rappresentanza nei ruoli decisionali delle aziende. Solo un numero limitato di donne occupa posizioni di vertice, nonostante il loro contributo risulti fondamentale per il progresso del settore.
Il Barometro Donne e Moda 2025 indica che, sebbene la partecipazione femminile nel settore sia aumentata, è necessario un impegno costante per promuovere una maggiore inclusione e parità nelle opportunità di carriera. Questa situazione rappresenta una sfida da affrontare con serietà, affinché le donne possano accedere a ruoli di leadership e decision-making.
Statistiche e dati del settore
Secondo i dati forniti dall’ISTAT, l’occupazione femminile nel settore della moda ha registrato un incremento del 53% negli ultimi anni, raggiungendo livelli mai visti prima. Questo rappresenta un segnale positivo; tuttavia, è necessario spostare l’attenzione sulla qualità del lavoro e sulla valorizzazione delle professionalità. È fondamentale che le politiche aziendali non solo riconoscano le capacità delle donne, ma che le sostengano attivamente nel loro percorso professionale.
Le iniziative a favore della parità di genere
Durante l’incontro, diverse relatrici hanno evidenziato l’importanza di implementare politiche efficaci per la promozione della parità di genere e delle tematiche ESG (Environmental, Social, Governance). Stefania Lazzaroni, direttrice generale della Fondazione Altagamma, ha messo in luce che, nonostante le donne rappresentino circa il 60% della manodopera, la loro presenza nei ruoli apicali è ancora insufficiente. Solo il 27% dei membri del consiglio direttivo delle aziende del settore è composto da donne.
È quindi necessario lavorare su iniziative che favoriscano la genitorialità condivisa, la certificazione di parità di genere e la creazione di comitati dedicati alla diversità. Questi strumenti risultano essenziali per ridurre il divario esistente e valorizzare il talento femminile come risorsa strategica per il futuro dell’industria della moda.
Formazione e cultura inclusiva
Un aspetto cruciale emerso dall’incontro è l’importanza della formazione e della cultura inclusiva. Fabiana Giacomotti, storica del costume, ha sottolineato come la vera parità non possa essere raggiunta senza un cambiamento nella percezione culturale del ruolo delle donne. L’educazione riveste un ruolo fondamentale in questo processo, rendendo necessari percorsi formativi che incoraggino le giovani donne a intraprendere carriere in ambiti tradizionalmente dominati dagli uomini, come le lauree STEM.
Prospettive future per l’inclusione e la diversità
Il convegno si è concluso con un forte appello da parte dell’Avvocato Antonella Centra, che ha sottolineato l’importanza di mantenere alta l’attenzione sugli obiettivi a lungo termine per l’inclusione e la valorizzazione della diversità. È fondamentale che aziende e istituzioni integrino questi principi nelle loro strategie fondamentali. In questo contesto, la certificazione di genere si propone come uno strumento chiave, promettendo di trasformare le sfide attuali in opportunità concrete per il futuro delle donne nel settore della moda.

