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La rivoluzione della skincare coreana
Se esistessero delle Olimpiadi per la cura della pelle, la Corea del Sud trionferebbe senza dubbio, grazie alla sua fama di leader nel settore della bellezza. I sieri innovativi, ingredienti rivoluzionari come la bava di lumaca e un costante impegno per una pelle idratata hanno reso la K-beauty un fenomeno irrinunciabile. Nel 2025, una routine di skincare priva di prodotti coreani sarà considerata obsoleta. Nonostante il suo successo, molti non conoscono a fondo i segreti della skincare coreana. È giunto il momento di svelarli.
Un fenomeno culturale globale
Il fascino della Corea del Sud va oltre la bellezza. Siamo in pieno fenomeno Hallyu, dove la popolarità di tutto ciò che proviene da questo paese sta crescendo esponenzialmente, dal K-beauty al K-drama, dal K-food al K-pop. Non è solo bellezza; è creatività, innovazione e qualità che conquistano il mondo. La K-beauty ha cominciato a emergere nel 2016, ma ha dovuto affrontare un iniziale scetticismo da parte dei consumatori occidentali. La famosa routine di 10 passaggi, tanto discussa, non viene nemmeno seguita dai coreani, e l’attenzione iniziale verso prodotti senza principi attivi forti ha portato a reazioni contrastanti. Oggi, grazie ai social media e a una clientela sempre più esigente, la K-beauty vive un vero e proprio revival.
La storia della skincare coreana
La Dott.ssa Christine Hall, esperta in estetica e ambasciatrice di Teoxane, ci offre uno sguardo unico sulla bellezza coreana. La cura della pelle in Corea risale a millenni fa, durante l’epoca dei Tre Regni. Qui, il concetto di bellezza veniva espresso con il termine young-yook-il-chi-sa-sang, che significa ‘in un bel corpo, riposa un’anima bella’. Durante questo periodo, venivano già preparati prodotti di bellezza a base di ingredienti naturali come riso, miglio e fiori.
La Dott.ssa Hall sottolinea che, fin da allora, la cura della pelle era accessibile a tutti, a prescindere da status sociale o genere. Questo approccio ha radici profonde nella cultura sudcoreana, dove prendersi cura del proprio aspetto è visto come un segno di rispetto verso gli altri.
Investimenti nella bellezza
I sudcoreani spendono più per la cura della pelle rispetto al resto del mondo, e la qualità dei prodotti è rigorosamente controllata. Si stima che la Corea del Sud sia 10-12 anni avanti rispetto a Europa e Stati Uniti in termini di innovazione nei trattamenti estetici, il che rende difficile resistere alla promessa di una pelle radiosa, grazie a formulazioni innovative e packaging accattivanti.
Innovazioni nella K-beauty
Secondo la Dott.ssa Hall, molte delle ultime tendenze della skincare provengono dalla Corea del Sud. L’effetto ‘pelle di vetro’ è uno dei più ambiti. Tecniche come lo slugging, che prevede l’applicazione di sette strati di tonico per una profonda idratazione, e lo skipcare, che utilizza prodotti multiuso, sono estremamente popolari. Queste pratiche si sono affermate per rispondere alle esigenze di chi ha poco tempo o preferisce una routine più semplice.
La differenza tra K-beauty e skincare occidentale
La principale differenza tra la K-beauty e la skincare occidentale è l’attenzione alla salute della barriera cutanea e all’idratazione profonda. La Dott.ssa Hall la descrive come un muro di mattoni, dove i ‘mattoni’ rappresentano le cellule della pelle e il ‘cemento’ i tessuti che le uniscono, mantenendo intatta l’idratazione e tenendo lontani i contaminanti. La K-beauty si concentra quindi sul nutrimento di questa barriera, proteggendo la pelle dagli agenti inquinanti e dallo stress ambientale.
Ingredienti chiave nella skincare coreana
Gli ingredienti utilizzati nella K-beauty sono pensati per nutrire e lenire la pelle. La Dott.ssa Hall evidenzia l’importanza di ingredienti naturali e fermentati, rispetto a quelli più aggressivi tipici della skincare occidentale. Recentemente, anche ingredienti come la vitamina C e il retinolo sono stati integrati, ma in formulazioni più delicate, adatte anche a chi inizia a utilizzarli.
Prodotti iconici della K-beauty
Tra i prodotti più apprezzati nella skincare coreana troviamo i detergenti a base di olio, le creme CC e i sieri leggeri. La Dott.ssa Hall afferma che la qualità dei prodotti coreani è spesso difficile da eguagliare. In Corea, la protezione solare è fondamentale e i marchi hanno perfezionato le loro formulazioni, per garantire una pelle luminosa e protetta dai raggi UV.
La routine di cura della pelle in Corea
Contrariamente alla credenza popolare, la routine di cura della pelle in 10 fasi è un concetto più diffuso all’estero che in Corea. La Dott.ssa Hall chiarisce che i coreani non seguono rigidamente questo schema. I passaggi fondamentali includono:
- Un balsamo detergente per rimuovere trucco e impurità.
- Un tonico per lenire e idratare la pelle.
- Sieri ad azione mirata per affrontare specifici problemi della pelle.
- Crema idratante e protezione solare per completare la routine.
Ogni passaggio è pensato per garantire una pelle sana e luminosa, con un forte focus sull’idratazione e sulla protezione dai danni ambientali.
I migliori marchi di K-beauty
Oggi esistono numerosi marchi di K-beauty facilmente accessibili, tra cui CosRX, Glow Recipe, Laneige, Dr Jart ed Erborian, noti per la loro efficacia e qualità. La varietà di opzioni disponibili consente di trovare il prodotto giusto per ogni tipo di pelle e necessità.
In conclusione, la skincare coreana non è solo una moda passeggera, ma un vero e proprio stile di vita che continua a conquistare il mondo. Scoprire i segreti della K-beauty può essere il primo passo verso una pelle radiosa e sana.