Argomenti trattati
Il mondo del tiro a volo è stato protagonista di un evento straordinario: l’edizione 2025 dell’Uno d’Oro ha brillato di talenti sia emergenti che già noti. Tra le pedane di Cigliano, Conselice e Spinella, giovani atleti hanno dato vita a prestazioni mozzafiato, accompagnate da storie emozionanti che meritano di essere raccontate. Sei pronto a scoprire i protagonisti di questa edizione indimenticabile? Andiamo a conoscerli!
Enrico Carpi: il ritorno del freddo in pedana
Iniziamo con Enrico Carpi, un giovane atleta genovese di quasi 21 anni che ha colto l’occasione al volo, proprio come un calciatore nato per calciare! Con una performance da incorniciare, ha ottenuto una qualificazione impressionante (72/75), dominando nella categoria Juniores del Trap. Ma cosa ha fatto davvero la differenza nella sua gara? Enrico racconta la sua esperienza: “Ho iniziato bene, ma la finale è stata una vera sfida.” Dopo un avvio incerto, ha saputo ritrovare la concentrazione, dimostrando che la freddezza in pedana è fondamentale per affrontare le pressioni della competizione.
La tensione era palpabile, eppure Enrico non si è lasciato abbattere. “Dopo un inizio difficile, ho saputo reagire e recuperare il punteggio,” afferma con soddisfazione. La sua determinazione e abilità nel gestire la pressione gli hanno permesso di superare avversari come Piergiuseppe Frus e Filippo Paradiso. Insomma, un vero campione in erba!
Giada Antonellini: un ritorno sorprendente
Ma non è solo Enrico a brillare in questa edizione: Giada Tiziana Antonellini, una giovane promessa del Trap, ha fatto un clamoroso rientro dopo un anno sabbatico. Incredibilmente, la quindicenne di Bagnacavallo è riuscita a conquistare il vertice del podio, superando atlete esperte come Giorgia Carducci e Lisa Taccola. “Non mi aspettavo di ottenere un risultato così,” confessa Giada, visibilmente emozionata. La sua preparazione costante e la voglia di tornare in pista l’hanno portata a un trionfo che ha sorpreso tutti!
Giada ha abbandonato ogni aspettativa, concentrandosi semplicemente sul gesto tecnico: “Il punteggio viene da sé quando ci si diverte,” spiega con un sorriso. Questa filosofia ha ripagato, e il suo approccio rilassato le ha consentito di brillare in finale, dimostrando che divertirsi è la chiave del successo!
Ilaria Bagnato: la rivelazione della Fossa Olimpica
Non possiamo dimenticare Ilaria Bagnato, la diciassettenne calabrese che ha fatto il suo debutto in grande stile nella Fossa Olimpica, conquistando la vittoria con una performance da applausi. Ilaria ha iniziato a tirare solo pochi mesi fa e già si è fatta notare. “Sono molto contenta, ma so di poter fare di più,” afferma con umiltà. Con un passato nella danza e nel nuoto, ha finalmente trovato nel tiro a volo la sua vera vocazione.
Determinata a migliorare, Ilaria ha lavorato su se stessa, affrontando le sfide mentali che ogni competizione porta con sé. “Ho imparato a gestire la pressione e a non farmi influenzare dagli errori,” dice, dimostrando che la mente gioca un ruolo cruciale nel tiro a volo. Chi avrebbe mai detto che una ragazza così giovane potesse già avere una visione così chiara?
Matteo D’Amico: un talento da seguire
Infine, non possiamo trascurare Matteo D’Amico, il sedicenne catanese delle Fiamme Oro, che ha confermato il suo status di promessa nel mondo dello Skeet. “Ogni gara è una nuova sfida,” afferma Matteo, analizzando la sua performance. Nonostante qualche errore iniziale, ha saputo mantenere la calma e conquistare un punteggio che lo ha portato alla vittoria. La sua lucidità e capacità di analisi sono un esempio lampante di quanto sia importante la preparazione atletica e la gestione mentale in questo sport.
“L’Uno d’Oro è stato un vero test per il mio fisico,” conclude Matteo, sottolineando l’importanza di allenarsi in modo completo. Questa edizione dell’Uno d’Oro ha messo in luce non solo i risultati, ma anche le storie e le emozioni di giovani atleti che, con passione e determinazione, si stanno facendo strada nel mondo del tiro a volo. Non c’è dubbio: il futuro di questo sport è in ottime mani! E tu, quale di queste storie ti ha colpito di più? Condividi la tua opinione nei commenti!