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C’è un vento di cambiamento che soffia forte in Italia, e non stiamo parlando solo di clima! La prima edizione del Premio Polimnia #workingwomen è un evento che si preannuncia epocale, un tributo a quelle donne che, con talento e determinazione, stanno riscrivendo le regole del gioco in vari settori. Il 16 maggio a Cortona, in un’atmosfera carica di emozione, si celebreranno le storie di successo di sette donne straordinarie, ognuna un esempio di come la passione possa trasformare il mondo. Alberta Ferretti, Paola Angeletti e Margherita Granbassi sono solo alcune delle nomi che saranno premiati in questa serata che promette di ispirare e motivare.
Un riconoscimento per la parità di genere
Il Premio Polimnia ha un obiettivo chiaro: promuovere la parità di genere e celebrare le eccellenze femminili. Come afferma il sindaco di Cortona, Luciano Meoni, l’iniziativa si inserisce perfettamente nello spirito di una città che ha sempre valorizzato l’arte e l’accoglienza. Eppure, non si tratta solo di un premio, ma di un manifesto per l’uguaglianza, un modo per dire a tutte le donne che i loro sforzi non passano inosservati. D’altronde, in un’epoca in cui ancora troppe donne faticano a farsi riconoscere nel mondo del lavoro, eventi come questo sono essenziali.
Le premiate dell’edizione 2025
Nel corso della cerimonia, sette donne eccezionali riceveranno il premio, ognuna rappresentante di un settore chiave. Paola Angeletti, Chief Sustainability Officer di Intesa Sanpaolo, è un esempio di leadership nel management e nella finanza. Eleonora Anselmi porta la sua passione per la moda e le piccole e medie imprese, mentre Eleonora Baglini, giovane talento nel digital advertising, dimostra che l’innovazione non ha età. E che dire di Alberta Ferretti? Con il suo marchio iconico, ha saputo portare la moda italiana nel mondo, diventando un simbolo di eleganza e imprenditoria femminile.
Un evento da non perdere
La serata sarà condotta dai giornalisti Luca Caneschi e Patrizia Mari, che guideranno il pubblico attraverso una celebrazione carica di emozioni. Ma, non finisce qui! Oltre ai premi, si preannunciano performance artistiche e momenti di riflessione che porteranno il pubblico a comprendere l’importanza di sostenere e promuovere il talento femminile. E chi lo sa, magari tra gli spettatori ci sarà una futura premiata! Ricordo quando, anche io, ho partecipato a un evento simile e mi sono sentita così ispirata da voler fare di più per il mio futuro.
La visione per un futuro migliore
Il premio non è solo una celebrazione del passato, ma una visione per il futuro. Angelo Morelli, organizzatore dell’evento, sottolinea come questo riconoscimento si allinei con l’obiettivo 5 della Comunità Europea sulla parità di genere. Ogni storia di successo è un mattone nella costruzione di una società più equa e giusta, e il Premio Polimnia si propone di continuare su questa strada. In un mondo dove la competizione è spietata, è fondamentale che le donne si uniscano e si sostengano a vicenda. Perché, come molti sanno, insieme possiamo raggiungere traguardi impensabili.
La forza delle donne in ogni settore
Ogni anno, sempre più donne si affermano in ambiti tradizionalmente dominati dagli uomini, dall’imprenditoria alla scienza, dall’arte allo sport. Margherita Granbassi, ad esempio, non solo ha brillato come schermitrice, ma ha anche saputo reinventarsi nel mondo della televisione, dimostrando che le donne possono eccellere in più di un campo. La sua storia è solo un’altra delle innumerevoli prove che il talento femminile è un motore di cambiamento e innovazione. E tu, cosa ne pensi? Ti senti ispirata da queste storie?
Unisciti alla celebrazione!
La prima edizione del Premio Polimnia non è solo un evento da seguire, ma un’opportunità per essere parte di una comunità che sostiene il cambiamento. Ogni voce conta, e ogni storia ha il potere di ispirare. Quindi, prendi nota della data e preparati a vivere una serata indimenticabile, piena di emozioni e storie che riscalderanno il cuore. Non perdere l’occasione di essere testimone di un evento che celebra il potere delle donne e la bellezza della diversità. D’altronde, come si suol dire, l’unione fa la forza!